sabato 8 settembre 2007

NAPOLI, DALL'IMMONDIZIA A "CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA"?

Necessita sviluppare la cooperazione tra gli artisti e l'intellighensia in Europa. Queste furono le parole che sono alla base del discorso che fece la grande Melina Mercouri, attrice e Ministro della Cultura greca, al ministro della cultura francese Jaques Lang, in un incontro in aereoporto nel 1985, incontro dalle cui parole il ministro francese, associandosi, sosteneva:" E' tempo che noi facciamo sentire la nostra voce altrettanto forte che quella dei tecnocrati. La cultura e la creatività, non sono meno importanti che quella della tecnologia, del commercio, o l'economia!"...

Da allora, molte sono state le città europee assurte all'onore di "Capitali europee della cultura.14 sono stati da allora da Vernola ( 1983), a Rutelli, i nostri ministri della cultura. E 15 le città assurte all'onore di Capitali europee della cultura. Che cosa si aspetta a far Riconoscere Napoli "Capitale europea della cultura" una città che dovrebbe essere considerata dall'U.N.E.S.C.O. "patrimonio dell'umanità" mentre gli amministratori della regione facente capo alla città, i sindaci e gli assessori alla cultura, hanno scelto di far affondare una città con 2.500 anni di storia, sotto tonnellate di immondizia, senza aver saputo o piuttosto voluto, risolvere il problema, dando sempre la colpa a quattro ignoranti sottosviluppati, altrimenti detti di volta in volta Camorristi, mafiosi, 'ndrangheta che dir si voglia! Se si devono costruire delle discariche o dei più tecnologici altiforni per risolvere il problema, perché non si realizza quanto utile a risolvere il problema stesso?

venerdì 31 agosto 2007

MANIFESTO

(Fondazione Napoli Capitale della Cultura Europea).
Questa é una comunicazione a tutto il mondo, ma soprattutto a chi decide: "al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Commissione e al Comitato delle regioni.
Il Consiglio, che agisce sulla base di una raccomandazione della Commissione, deliberando all'unanimità, designa ufficialmente una città "Capitale europea della cultura" per ciascun anno, tenendo presente che sarebbe auspicabile un periodo preparatorio di quattro anni . La domanda é: che cosa si aspetta a designare Napoli?

LETTERA APERTA al Presidente della Regione Campania, all'Assessore alla cultura, al Sindaco di Napoli, Commissione europea, Parlamento europeo, Comitato delle Regioni e U.N.E.S.C.O. con il conforto di intellighenzia, politici, sindacalisti e mass-media...
Una Presidenza regionale attenta alle varie dinamiche che si manifestano a questo livello, può aiutare nel concreto i promotori della "Fondazione" a svolgere più proficuamente il proprio lavoro e agli utenti finali tutti, di ricevere un servizio qualitativamente migliore.
PRODROMO:
Chi si permette di dire che Napoli é solo pizza, mandolino e camorra non é né cattivo, né stupido né razzista. E' semplicemente ignorante! per esempio ignora che é a Napoli, nella sua famosissima Università Federico II, da dove sono usciti tantissimi uomi illustri, dove ha studiato San Tommaso d’Aquino; un uomo che, prima come allievo e poi come docente in quella stessa università, ha fatto del pensiero, l'incubatrice di alcune supreme verità che restano tra le più alte sintesi nella storia della teologia e della filosofia tanto che ancor oggi nell'intero Pianeta, si offre tuttora la verità di San Tommaso, come ricca fonte di ispirazione per il necessario dialogo tra la parola della rivelazione divina e l’innata spinta a conoscere della mente umana...

A Napoli venne in visita pastorale un Papa, Karol Woityla, divenuto Papa con il nome di Giovanni Paolo II, e santo a "furor di popolo". Nella sua vita pastorale, é stato capace di raggiungere e toccare il cuore e le anime di milioni di giovani e meno giovani in tutto il mondo. Non sono rimasti immuni, non soltanto i più semplici giovani, bensì grandi personaggi dell'intellighenzia e della politica. Ed é anche a loro che noi ci rivolgiamo! Quest'Uomo, parlando di Napoli - in quella speciale circostanza - ebbe a dire che proprio il famoso ateneo, <>
E continuava Sua Santità: << é, questa, una gara ardua e insigne, nella quale le strutture universitarie hanno indubbiamente una funzione di primo piano. Ma prima e più in alto delle strutture ci sono le persone e, tra queste, sono da annoverare coloro che vi operano come docenti. Perché l’alta cultura ha nella vita moderna la peculiare responsabilità morale e sociale di coloro che sono chiamati a promuoverla. >> La responsabilità appunto di una città che occupa tuttora un posto d’avanguardia nel settore della cultura, a livello non solo locale, bensì nazionale, europeo e persino mondiale.
“Grave, dunque, e personale è la vostra responsabilità!” Era il monito dolce ed imperioso nel contempo;e continuava Sua Santità... <>, incitava il Papa. (tutte le scritte in neretto, sono di Sua Santità Giovanni Paolo II).
E non sono queste parole dette da uno scrittore velleitario quale io mi reputo, tantomeno da uno più fine e acculturato Achille della Ragione, scrittore che con me sostiene la necessità di quanto proponiamo con le parole che di seguito chiariscono le nostre ragioni...

"Napoli, città di antica cultura e salde tradizioni, in equilibrio instabile tra un glorioso passato e l’anelito a trasformarsi in una metropoli moderna, capace di amalgamare con sapienza “Ieri oggi e domani”, potrebbe lanciarsi in un’ardita ipotesi di sviluppo, che le spetta di diritto, non tanto per il suo patrimonio storico-artistico e per le sue proverbiali doti umane di saggezza e tolleranza, ma soprattutto per il suo tesoro più ambito quanto misconosciuto: la gran massa di giovani, la più grande concentrazione di energia vitale del mondo occidentale, una spettacolare risorsa fino ad oggi umiliata ed ampiamente sottoutilizzata [...] per non parlare dei suoi tesori artistici, a cominciare da quelli donatici dalla Natura, scritto con la "N" maiuscola, dacché nella Natura io identifico il "Corpo" di Dio. E cercando di capire queste bellezze che Dio ha donato al mondo, cerco di capire perché Napoli ha il diritto ad essere definita dalle Autorità europee competenti: "CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA", ma non per uno o più singoli episodi culturali di rilievo, bensì per quello che Napoli ci offre da ben 2.500 anni e per sempre ci offrirà! Che per dirla con un altro "sognatore" partenopeo, come me e più di me scrittore, il prof. Achille della Ragione: "Napoli capitale del Mediterraneo ( o della Cultura europea), è un sogno malizioso, ma non proibito, la cui realizzazione è in gran parte nelle nostre mani se una volta tanto intellighenzia e politici, sindacalisti e mass-media facessero fronte comune per assicurare alla città una risorsa prodigiosa che vale, oltre al prestigio, migliaia di posti di lavoro di cui tutti noi abbiamo assoluta necessità. Sotto il profilo geografico si può immaginare una grande città collocata in un baricentro più strategico di quello partenopeo, con un porto attrezzato, pur con notevoli margini di sviluppo, ed un entroterra ben collegato ad una efficiente rete autostradale?
"Fondazione Napoli Capitale europea della Cultura" deve nascere per approfondire e diffondere in Italia e nel mondo la "cultura di un popolo" che nel corso di 2.500 anni con il suo spirito libertario ha impedito a potentissimi imperi di dettare leggi e costumi in disaccordo col carattere autoctono ed alloctono, così come i Romani non riuscirono ad imporre la loro lingua, gli Spagnoli, caso unico al mondo, fallirono, nonostante un ripetuto impegno, nel tentativo di introdurre presso questo Popolo, l’odiosa Inquisizione.
Maturata da anni nelle menti di Mario Moccia di Montemalo elaboratore di progetti di comunicazione giornalista e scrittore, di antica famiglia napoletana che affonda le proprie radici nel 1100 e il dott. Achille della Ragione, giornalista-scrittore e fine pensatore, La "Fondazione" s'ha da fare, trascinando con sé ogni altra iniziativa che porterà a fare di Napoli, una vera, grande Capitale della cultura europea. Solo che chi volesse credere in questo ruolo, sorretta, impresa improba, dall’opinione pubblica e dai suoi figli migliori, gli intellettuali e gli artisti, che dovrebbero battagliare, al di là della propria fede politica, affinché questo sogno possa realizzarsi. a partire dalla conferenza stampa-Convegno che organizzeremo a Napoli per il mese di Ottobre p.v. nei giorni in cui ci verrà consentito dagli Sponsor e dai sostenitori tutti che si faranno vivi attraverso la mail Cludeuropa@gmail.com cui risponderà personalmente il marchese Mario Moccia di Montemalo.
Le finalità dell'Accademia sono chiaramente espresse nell'articolo 2 dello Statuto che dice testualmente: "L'Associazione si propone di creare, approfondire e diffondere una vera e propria cultura della città". Oltre agli aspetti sempre più concreti di sviluppo, espressi sempre nel realizzando Statuto:
Art.1) La Fondazione non ha scopo di lucro ed ha le seguenti finalità:
Promuovere ed organizzare iniziative nei seguenti settori:
Cultura in generale;
attività artistiche;
Spettacoli teatrali, musicali e cinematografici;
Incentivazione arte pittorica e scultorea, attraverso corsi, concorsi, rassegne, convegni, iniziative editoriali;
Formazione scolastica e scuole di filosofia;
Creazione di scuole ad alto profilo culturale e scientifico;
ausilio e grande tolleranza verso i cosiddetti "artisti di strada";
Formazione di scuole di alto valore turistico-culturale attraverso la preparazione di personale multilingue, con grande conoscenza della storia della città e dei suoi tesori nascosti. Non solo di Napoli, ma di tutta la Campania;
Grande attività municipale di gemellaggi con città e località di ogni parte del Pianeta. Sarà da considerarsi "opera d'arte", ogni iniziativa volta a favorire lo sviluppo sostenibile del territorio; segnatamente a progetti idrici, per il suolo, il sottosuolo, i corsi d'acqua, il mare e la campagna; l'inquinamento di qualunque tipo: ambientale, sonoro, visivo, dell'arte del riciclaggio, dei rapporti con gli animali vicini all'uomo e utili all'uomo, e comunque tutto ciò che riguardi l'ambiente.
Predisporre, dal punto di vista urbanistico, la possibilità di ospitare in città o nelle vicinanze, una struttura che possa accogliere una succursale partenopea di Organismi simili all'U.N.E.S.C.O. in accordo con quest'ultimo, oppure realizzato "ex novo" con medesime finalità, o più segnatamente riferite alla cultura, locale o del Pianeta tutto! All'interno del quale, grazie all'arte, si possa discutere ai più alti livelli scientifici, la conservazione e la protezione del Pianeta stesso!
Riservare agli "artisti di strada", pittori, scultori, ritrattisti, uno o più luoghi della città, perché diventino per il turismo, dei punti di riferimento dove incontrare detti artisti e condividere la loro creatività "partenopea" termine che dovrà diventare sinonimo di "vita artistica".
Per questo:
Identificare un quartiere degradato.
Individuare un'equipe di artisti locali e alloctoni che possano implementare laboratori artistici con i ragazzi del quartiere divisi per fascie di età. La divisione per fasce d'età é importante dal punto di vista della strategia educativa.( metodo Montessori).
Far sì che giornali e televisioni ne parlino, in modo che la zona diventi rapidamente di moda, incentivando l’apertura e la ristrutturazione di bar e ristoranti, per ridare nuova popolarità alla zona.


Il primo obiettivo é quello di raggiungere circa cinquemila soci in tutta Europa e costituire una moltitudine di succursali accademiche nelle principali città italiane.
All'estero tenderemo ad organizzare solo sedi di rappresentanza nelle più importanti città: da New York, Tokyo, Parigi, Monaco di Baviera, Basilea, Sydney, e tutte le capitali dei Paesi dell'Est europeo, compresi Mosca ed i paesi Arabi del Maschrek e Magreb, fino alla Costa Nord dell'Africa. Intendo paesi come Tunisia, Marocco, Algeria o comunque tutti quei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
In particolare si vuole far conoscere il ruolo che Napoli deve andare assumendo nella Cultura Europea in Particolare, e del Mondo in generale. La sua storia, la sua cultura, le sue qualità enogastronomiche e le sue possibili utilizzazioni in senso artistico e turistico da parte di tutti coloro che a Napoli volessero venirci a vivere oppure solamente a studiare o creare. Promuovere lo studio e la ricerca sulla sua produzione, sulle sue qualità e su tutte le sue possibili utilizzazioni; con particolare riferimento al campo della gastronomia e di qualsiasi altro settore utile all'uomo. Consentire a chi studia, l'approfondimento delle tradizioni, gli usi, le abitudini direttamente o indirettamente collegate alla città già "esportata" in tutti i paesi del mondo. Valorizzare infine ogni forma di espressione artistica (letteratura, cinema, TV, Teatro, giornalismo, pittura, scultura, ecc.), direttamente o indirettamente collegata o collegabile alla "cultura della lingua”, compresa la connotazione di città della musica in tutte le sue espressioni di antiche e differenti origini.

L'anima della "Fondazione" saranno i Soci Senatori che per i primi due anni verranno considerati "Aspiranti accademici", ovviamente in osservazione, prima di assurgere al ruolo di "Senatori della Cultura napoletana".
Conclusa l'esamina biennale" acquisiranno il titolo di "Napoletano ad honorem". Nel primo "Congresso informativo" riceveranno il diploma e una nuova tessera potendo fregiarsi del simbolo della "Fondazione".

Fra i soci onorari importanti nomi della cultura, della politica e dell'economia tutti accomunati dalla "passione per Napoli" Fra i personaggi dello spettacolo siamo in attesa dell'adesione formale dei seguenti artisti: Pamela Villoresi, Giorgio Albertazzi, Alessandro Benvenuti, Valeria Marini, Paola Gassman, Ugo Pagliai, Maria Grazia Cucinotta, Beppe Barra,Beppe Grillo, Licia Colò, Clarissa Burt, Roberta Capua e loro amici da essi informati. Non necessariamente nomi famosi; ma anche semplici cittadini!
Per i politici vorremmo vedere quanto prima una rappresentanza trasversale che vada dall'On.le Fini, passando per Berlusconi e Bossi, fino al campano ministro Mastella, e al presidente della Camera on.le Fausto Bertinotti...
Poi attendiamo una nutrita schiera di scienziati, a partire dai Nobel italiani! Che saranno tutti SOCI ONORARI!

Tutti gli Accademici avranno uguali diritti e uguali doveri. Tutti hanno diritto di voto nella elezione degli organismi sociali.
Tutti, tranne i Soci Onorari, sono tenuti al pagamento di una quota associativa annua.

I soci in regola col pagamento della quota ricevono gratis la tessera, il distintivo, l'adesivo per l'auto, per circolare in Campania senza dover pagare il tichet di sosta.Verrà editato il trimestrale della "Fondazione" "Napoli y nada mas", ricevuto in omaggio, e riceveranno in più la migliore Guida di Napoli in circolazione! Nella lingua madre o in mancanza, in altra lingua richiesta e disponibile!

Il distintivo della Fondazione, verrà disegnato dal miglior artista mondiale che avrà inviato un proprio bozzetto!* Il logo ricalcherà in modo stilizzato il disegno deciso, con intorno la scritta:
"Fondazione Napoli Capitale europea della cultura".
Le succursali accademiche, in modo autonomo o in collaborazione con la sede nazionale, organizzano manifestazioni di vario genere sempre finalizzate al raggiungimento degli scopi sociali.
*Chi si é formato artisticamente a Napoli, ha gli stessi diritti di cittadinanza di qualunque napoletano! Perciò dobbiamo ampliare la nostra visione umanistica!

La sede nazionale di Moccia e della Ragione organizza ogni anno a Gennaio il Congresso nazionale e a Settembre un festival musicale dedicato al songwriter Crotonese Rino Gaetano troppo presto scomparso: si chiamerà: "Ad esempio a me piace il Sud " ( rassegna-concorso musicale della canzone originata nei "Sud " del Pianeta"), e tenderà a sostituire un'altra scomparsa di grande espressione culturale musicale, più nota con lo scontato appellativo di "Festival della Canzone Napoletana" La cui direzione artistica si vorrebbe affidare ad un'ambasciatore della canzone napoletana nel mondo, napoletano di adozione: "il grande Renzo Arbore". Periodicamente anche altre manifestazioni convegni di varie espressioni dello scibile, mostre, rassegne, concorsi gastronomici e gite in collaborazione con le delegazioni o con enti pubblici italiane e straniere. A Giugno, sulla Costiera Amalfitana, un Paese che stiamo identificando, una volta all'anno, verrà organizzata la presentazione di un libro di un socio scrittore o giornalista, nell'ambito del "Premio Napoli Capitale della cultura europea"Premio editoriale "Sud del mondo" di narrativa e Poesia ( in elaborazione).

Tre giornate di festa durante le quali tutti, artisti, scrittori, poeti, laureandi, spettatori, saranno per strada, tutti protagonisti. In attesa delle premiazioni, in perfetta armonia con la filosofia della ben nota ospitalità napoletana, durante questi tre giorni di festa all'insegna della cultura libraria, le spiagge saranno libere e senza caos con il clima più dolce dell'anno e, poi, sul Lungomare della immaginifica costiera amalfitana,al posto delle automobili* una lunghissima tavola con "menù afrodisiaci", intervallata da musica e cabaret partenopei, mostre, film e convegni. Fino a notte inoltrata.
* per i portatori di handicap ed anziani, verrà istituito un "servizio navetta" di automobiline elettriche o altri mezzi idonei.
La sede nazionale, al suo interno, si articola in sezioni coordinate da esperti. Al momento le sezioni in fase organizzativa, sono solo tre:
ORGANIZZAZIONE GENERALE E RAPPORTI INTERNAZIONALI: (coordinatore Mario Moccia di Montemalo, scrittore e promotore di ogni iniziativa per Napoli Capitale della cultura europea).

ARTI GIOVANILI: (coordinatore Roderico Maria III Moccia fondatore della fAcTArT di Padova)www.factart.it

ARTI VISIVE (coordinatore dott. Achille della Ragione giornalista, scrittore e critico d'arte). www.digilander.libero.it/achillelauro/autore.htm

Per favorire la ricerca su altri esperti da inserire nelle "sezioni operative utili della Fondazione" , si prega chiunque si senta professionalmente in grado di collaborare, di inviare una mail a: Clubdeuropa@gmail.com tenendo presente che ogni collaborazione é volontaria e non retribuita, essendo la Fondazione "senza finalità lucrative".

Il coordinamento delle attività verrà affidato ad un sito internet (in costruzione) che registra puntualmente tutte le iniziative promosse sul territorio nazionale e particolarmente locale.
Per la primavera del 2008 è prevista l'uscita di una rivista trimestrale di 64 pagine a colori intitolata "Napoli y nada mas!" diretta dal dott. Achille della Ragione, con la direzione editoriale di Mario Moccia di Montemalo. Chiunque volesse attivamente collaborare, giornalisti, corrispondenti, ricercatori culturali, INSERZIONISTI e "genialacci", é pregato di segnalarcelo ponendo tutte le domande inerenti l'offerta. A tutti verrà data una risposta nei tempi utili: mariomoccia@gmail.com .
CHIUNQUE VOLESSE SOSTENERE LA NOSTRA INIZIATIVA, ANCHE CON IL SOLO CONSENSO, PUO' "POSTARE" UN "COMMENTO" IN FONDO A QUESTO "MANIFESTO". GRAZIE! Dissidenti, contrari e maleducati, sono pregati di astenersi!

mercoledì 22 agosto 2007

PARTENOPE FOREVER

Costituzione di una Fondazione per

Napoli capitale europea della cultura

in conformità agli artt. 4 e 6 dello Statuto della Regione Campania

messaggio agli sponsor

Che cosa c'entrano gli sponsor per una siffatta iniziativa, é presto detto. Anzi l'ho già detto con i testi di cui sopra. Posso solo aggiungere per non approfittare del tempo di nessuno, che non basteranno i 100.000 euro che intendo stanziare grazie alla vendita dei miei libri, il cui ricavato, per l'appunto, fatti salvi i diritti dell'editore, andrà ad organizzare il capitale di base per la costituzione della Fondazione stessa. Ma per quelli che devono essere gli scopi statutari, la somma che io potrò elargire, non sarà sufficiente, già a partire dalla serata musicale che intendo realizzare 30 giorni dopo la fondazione, per festeggiare la nascita della stessa, dando subito un'impronta concreta alle attività in essere. Detta serata, prendendo a prestito il titolo di una stupenda canzone di un grandissimo giovane cantante-musicista, prematuramente scomparso, Rino Gaetano, si chiamerà: "Ad esempio a me piace il Sud". Sarà una serata interamente dedicata a tutte le diverse arti ed espressioni del Sud in generale e di Napoli in particolare. Ma non dovrà essere una festa qualunque, una qualunque serata-concerto, quanto uno spettacolo che grazie alla sceneggiatura, rappresenterà non solo l'omaggio al grandissimo "songwriter" crotonese, ma l'occasione per dire al mondo quali sono i presupposti socio-culturali della nobile Fondazione, all'insegna del bellissimo epigramma "Il talento é un dono che ci é stato dato e ciò che ne facciamo é il dono che noi diamo in cambio" (saggezza orientale).

Per poter offrire al mondo tutto questo talento, servono i più talentuosi sponsor ai quali noi chiediamo... €. 2.391.344 che rappresentano il totale studiato delle quote che verseranno 4 main sponsor, nella misura unitaria di €. 597.836.00.***

Per quanto concerne gli accordi di sponsorship è importante che tali collaborazioni sortiscano effetti positivi di lungo termine. Dacché per ogni manifestazione futura, rientrando i primi main sponsor tra i "fondatori" della Fondazione, questi saranno sempre presenti con i loro marchi, in ogni manifestazione artistica futura, oppure godranno sempre, volendo nuovamente partecipare in qualità di main sponsor, del "diritto di prelazione", come da contratto che verrà sottoscritto, nella primissima circostanza. Unica pregiudiziale, i main sponsor dovranno avere notorietà e reputazione internazionali ed essere presenti nel Paese Italia (ad esempio banche, compagnie di assicurazione e industrie petrolifere o automobilistiche). A questi però si potranno aggiungere 8 "sponsor minori" (alberghi o società di servizi), a ciascuno dei quali verrà richiesto un sostegno pari a €. 77.888 ciascuno, per un totale di €. 623.104. Un terzo dei quali €. 207.702, andranno alla Fondazione, mentre i due terzi serviranno a contribuire alle spese del primo spettacolo. Gli "sponsor minori", devono essere conosciuti a livello regionale nel Sud ed essere possibilmente presenti sul territorio nazionale (hotel, industrie di trasporti, media). Questi sponsor potranno godere dei vantaggi derivanti dall’aumento delle iniziative collegate alle attività future della Fondazione. Infine, 20 sponsor (supporter), contribuiscono ciascuno con €. 30.142, per un totale di €. 602.840 destinati anch'essi come per le somme indicate per gli sponsor minori. Si tratta di aziende presenti sul territorio locale, che attraverso un contributo contenuto avranno la possibilità di partecipare alla realizzazione della Fondazione, anch'essi in qualità di Soci fondatori. Comparendo sempre, tra i sostenitori della Cultura nel Sud d'Italia, specificamente in Campania, in quelli che sono i messaggi istituzionali della Fondazione. Pertanto lo scopo primario e ultimo, è quello di costituire un Fondo che contribuirà ad un aumento della qualità artistico-culturale della regione CAMPANIA nel lungo periodo, specialmente con l'iniziativa: "Fondazione Napoli Capitale della Cultura Europea". Per questo, a fronte di un’entrata totale per sponsorizzazioni stimata intorno a cinque milioni di euro, 2,16 milioni di euro verranno utilizzati specificatamente per la costituzione del capitale della Fonazione che si desidera far partire e mantenere, indipendente da ogni orientamento ideologico, come recita l'articolo uno della Fondazione; il resto, verrà speso interamente per lo spettacolo iniziale in onore di Rino Gaetano, come notato.

***Ad ogni main sponsor,comunque, verrà richiesto di compilare all’inizio del rapporto di collaborazione una sorta di manuale all’interno del quale definire ciò che si aspetta dalla collaborazione stessa. Perché anche la collaborazione dei main sponsor presso la nostra Fondazione, troverà sempre la dovuta accoglienza, nostra e dei nostri artisti. Sulla base di tale manuale verrà costruito un “partnership package”, sulle specifiche esigenze espresse dallo sponsor per la propria compagnia, i propri dipendenti, i propri clienti e partner. Inoltre, la Fondazione propone di rendere il coinvolgimento degli sponsor e dei loro dipendenti ancora più profondo, incoraggiandoli a divenire ambasciatori dell'iniziativa presso tutte le altre amministrazioni del resto d'Italia, non solo del Sud, quindi: (Associazioni Industriali, Camere di Commercio e organizzazioni similari, direzioni didattiche, Assessorati alla cultura, ecc.).

Perché i Signori sponsor capiscano esattamente a che cosa mira quella che a prima vista può sembrare una delle tante associazioni culturali, senza nulla togliere a nessuno, riteniamo utile pubblicare qui di seguito, uno stralcio dello statuto specificamente riferito agli scopi...

STRALCIO DELLO STATUTO - scopi

(Giusti gli articoli 4 e 6 dello statuto della Regione Campania)

Art.1) La Fondazione non ha scopo di lucro ed ha le seguenti finalità:

Promuovere ed organizzare iniziative nei seguenti settori:

  • Cultura in generale;
  • attività artistiche;
  • Spettacoli teatrali, musicali e cinematografici;
  • Incentivazione arte pittorica e scultorea, attraverso corsi, concorsi, rassegne, convegni, iniziative editoriali;
  • Formazione scolastica e scuole di filosofia;
  • Creazione di scuole ad alto profilo culturale e scientifico;
  • ausilio e grande tolleranza verso i cosiddetti "artisti di strada";
  • Formazione di scuole di alto valore turistico-culturale attraverso la preparazione di personale multilingue, con grande conoscenza della storia della città e dei suoi tesori nascosti. Non solo di Napoli, ma di tutta la Campania;
  • Grande attività municipale di gemellaggi con città e località di ogni parte del Pianeta. Sarà da considerarsi "opera d'arte", ogni iniziativa volta a favorire lo sviluppo sostenibile del territorio; segnatamente a progetti idrici, per il suolo, il sottosuolo, i corsi d'acqua, il mare e la campagna; l'inquinamento di qualunque tipo: ambientale, sonoro, visivo, dell'arte del riciclaggio, dei rapporti con gli animali vicini all'uomo e utili all'uomo, e comunque tutto ciò che riguardi l'ambiente.
  • Predisporre, dal punto di vista urbanistico, la possibilità di ospitare in città o nelle vicinanze, una struttura che possa accogliere una succursale partenopea di Organismi simili all'U.N.E.S.C.O. in accordo con quest'ultimo, oppure realizzato "ex novo" con medesime finalità, o più segnatamente riferite alla cultura, locale o del Pianeta tutto! All'interno del quale, grazie all'arte, si possa discutere ai più alti livelli scientifici, la conservazione e la protezione del Pianeta stesso!
  • Riservare agli "artisti di strada", pittori, scultori, ritrattisti, uno o più luoghi della città, perché diventino per il turismo, dei punti di riferimento dove incontrare detti artisti e condividere la loro creatività "partenopea" termine che dovrà diventare sinonimo di "vita artistica".
Per questo:
  • Identificare un quartiere degradato.
  • Individuare un'equipe di artisti locali e alloctoni che possano implementare laboratori artistici con i ragazzi del quartiere divisi per fascie di età.
  • Far sì che giornali e televisioni ne parlino, in modo che la zona diventi rapidamente di moda, incentivando l’apertura e la ristrutturazione di bar e ristoranti, per ridare nuova popolarità alla zona.

Per dirla con Richard Lloyd, sociologo alla Vanderbilt University di Nashville, in Tennessee, questo modello sta diventando fondamentale per lo sviluppo di quella che definisce l''economia dell'estetica', cioè di un'economia post-moderna basata sempre più sulla cultura e sulla creatività. Per sostenere questa tesi, Lloyd ha scritto un libro: "Neo-Bohemia: art and commerce in the post-industrial city", per descrivere il ruolo crescente che le culture artistiche giovanili giocano nel capitalismo post-moderno. Richard Lloyd, é uno dei probabili invitati alla conferenza stampa-convegno che si terrà a Rimini (secondo "scaletta" del programma) Domenica 7 Ottobre 2007.

Non é il mio un riferimento specifico alla vita bohemienne di Parigi (quartiere latino), perché senza andare fino a Parigi, é sufficiente fare l'esempio di una città meno "illuminata", quale Milano, con il suo quartiere Brera; questo quartiere, per non dire di quello ricavato attorno ai leonardeschi Navigli circondati da case ormai fatiscenti, giocano un ruolo più importante nell'economia urbana milanese. Sono stati trasformati - infatti - in laboratori di ricerca e sviluppo per la produzione dell'economia dell'entertainment, dei media, della pubblicità, dei lavori legati all'estetica". Non mi si dica che a Napoli mancano di questi quartieri... Se non ci può pensare l'amministrazione comunale a gestire questo nuovo indirizzo urbano, avendo ben altre "gatte da pelare", riteniamo più che giusto - anzi - creativo, dare il via alla nascita di una Fondazione come quella che pavento nella mia solitudine che presto terminerà, se mi verrà consentito di diffondere il mio pensiero.

Ed il merito, sarà essenzialmente di chi, senza nessun apparente motivo garantista, avrà creativamente voluto dare retta ad un "sognatore" con tanta voglia di concretizzare un sogno che non si é presentato a lui per caso - perché - "nulla nasce per caso"!

m.se Mario Moccia di Montemalo

umanista - libero pensatore


martedì 24 luglio 2007

NAPOLI: DALL'IMMONDIZIA A CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA...

Napoli non appartiene ai napoletani, ma all'Europa e al Mondo!
Per una città fatta cultura, noi vogliamo difendere e diffondere un’idea della cui santità e giustizia siamo profondamente convinti e che fatalmente ed ineluttabilmente trionferà».
Movimento per Napoli capitale europea della cultura




BRIGANTI A CHI?! Il nuovo libro di Mario Moccia di Montemalo

FONDAZIONE NAPOLI CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA"

(lettera aperta all'UNESCO" ed alle Aziende italiane)

Il sogno di "Fondazione Napoli Capitale della Cultura europea" é nato nei primi anni '70, quando avevo dato inizio alle ricerche sull'origine nobiliare della mia famiglia.
Sono nato a Benevento, ma dovevo scoprire - grazie a queste ricerche, approfondite e costose, che la mia origine era napoletana! Poi scoprivo che un membro benestante della mia famiglia, fu rapito e ucciso dai cosiddetti "Briganti"salvo scoprire che in realtà, quel nucleo familiare tutto intero, era stato fatto oggetto delle "attenzioni" delle truppe di Garibaldi che avevano occupato la città di Benevento in particolare, e del suo territorio del quale Garibaldi si era autonominato "dittatore" (vedasi suo documento originale a tale proposito). Da quel momento il mio interesse di scrittore, si rivolse alle ragioni di quel presunto Brigantaggio. Com'era avvenuta la metamorfosi in una grande popolazione che da 700 anni sotto i Borbone, non aveva più visto una guerra. Ed era sempre vissuto in pace con tutti prosperando nell'economia, nelle arti, nelle lettere e nelle scienze. Tanto che Napoli, in particolare era ritenuta dai più grandi uomini dell'epoca, all'altezza di poter essere definita Capitale della cultura europea, insieme a Parigi. Nasceva così in me - prepotente - il desiderio di scrivere un libro sugli avvenimenti di allora, che prendeva subito il nome di "BRIGANTI A CHI?!" chiedendo intanto al Ministero degli interni, il ripristino del mio nome feudale, per il rispetto della storia, aggiungendo al nome di famiglia, quello blasonato di Montemalo, ultimo feudo marchesato a me collegato, in quel dell'attuale Sant'Arcangelo Trimonte (BN). Essendo editore di me stesso, non voglio seguire - quale scelta commerciale strategica - la diffusione attraverso il normale circuito delle librerie già in mano alla grande - autorevole - editoria storica. Per cui pensavo ad un Tour culturale nella Penisola, abbinando alla presentazione stessa del libro, la bellissima e completa "mostra sul brigantaggio" con il fine di acculturare una gran massa di visitatori, potenziali acquirenti del mio libro, abbinando come mia consuetudine creativa, un concorso diretto ai visitatori, giovani e meno giovani, per offrire loro "in premio" la città di Napoli oggi famosa soltanto per l'immondizia che l'attanaglia. Era con questo pensiero che addormentandomi ogni sera, attraversando il "ponte dell'inconscio", di recente ho sognato due grandi della cultura napoletana: Giambattista Vico e Benedetto Croce che ciascuno con una copia del mio ultimo libro in mano, si aggiravano tra i cumuli di rifiuti, guardando dalla mia parte con una faccia triste, quasi implorante. Interpretare il sogno per trarne dei numeri come avrebbe fatto ogni buon napoletano? No! Decidevo invece che dovevo lanciare un'iziativa per dare vita alla "Fondazione Napoli capitale europea della cultura", dacché la città non é quella tramandataci dal video, dei cumuli di mondezza, bensì un luogo che conserva tutte le peculiari caratteristiche di una cultura che si é imposta nel mondo, sprattutto grazie agli antichi Popoli che l'hanno abitata. Disperdere tutta questa ricchezza utile all'umanità nei cumuli d'immondizia? Che idea si sarebbero fatte di Napoli le nuove generazioni? Una contenuta - aristocratica - rabbia, s'impadroniva della mia mente, e decidevo così di abbinare al mio tour (finalizzato a presentare e vendere il mio libro), un concorso per mettere le basi per far eleggere Napoli "Capitale della Cultura europea". Il mio libro, di certo, non sarebbe passato in secondo piano, ma io sono uno che crede nella Divina Provvidenza (vedi il primo volume della mia "Triogia autobiogafica" IN CONTATTO CON GLI DEI). Il primo passo era il coinvolgimento dell'UNESCO, per chiederne l'opportuno patrocinio. Tutto il resto sarebbe seguito per ovvietà...La "macchina" operativa dei contatti, é già in moto!
L'ovvietà, implica la ricerca del necessario denaro per mettere in moto e far partire questa complessa ma bellissima macchina operativa; intanto selezionare secondo opportunità gli sponsor possibili. I Main Sponsor, gli sponsor, i Supporter e gli Sponsor Culturali. Tutti certamente aventi la visione utilitaristica di far parte di questo grande progetto, avendone permesso la realizzazione con il loro sostegno economico, certi che ne avrebbero guadagnato sicuramente in immagine, tanto più che sarebbero stati inseriti tra i soci fondatori della "Fondazione Napoli capitale della cultura europea!"
L'idea su cui oggi si sta lavorando, é destinata a diventare l'ennesima iniziativa cultural-creativa di quello che propriamente viene definito orgogliosamente nel mondo, il "Made in Italy", ma c'era la voglia di creare qualcosa di importante, di rivoluzionario, che per la prima volta fosse costruito per aggregare le persone e per renderle libere di usufruire nel tempo di tutto ciò che nel tempo, grandi uomini, hanno costruito intorno all'uomo. Perché questi ne beneficiassero nei tempi a venire.
Creare una "città" ideale, moderna e con tutte le comodità e la qualità che si possono ottenere al giorno d'oggi, una "città" antica del nuovo millennio… E' questo l'obiettivo che spingerà la "Fondazione", giorno per giorno, nella realizzazione di questo emozionante progetto.
Ricreare una "città" partendo dai cumuli d'immondizia, richiede una responsabilità enorme ed enorme sarà il ritorno d'immagine per tutti coloro che ne avranno sostenuto la realizzazione. Nel frattempo, le Pubbliche amministrazioni, sotto l'esperta guida del dottor Bertolaso, ci avrebbero spianato la "strada".
Quando con i miei collaboratori ho dato il via all'iniziativa, abbiamo subito cominciato con l'analizzare i punti cardine sui quali avrebbe dovuto poggiare l'intero progetto. Solo concetti, messi su carta: così sta rinascendo la "nuova" città di Napoli!
Dalla carta si è successivamente passati all'operatività: sono stati necessari ben 5 anni di studio del prodotto e di progettazione. Abbiamo studiato minuziosamente gli aspetti urbanistici, architettonici, i flussi, la viabilità, le sinergie tra le varie aree, i trasporti, la sicurezza, la tecnologia, i servizi. Il denaro necessario.L'effettivo interesse degli amministratori pubblici, a partire dalla Regione Campania, per finire a tutti i piccoli comuni dell'hinterland, passando per la Provincia, il Comune, Associazione industriali, Commercianti, Camere di Commercio, Scuole, Università ed i Media!.
Abbiamo analizzato il mercato, abbiamo esaminato le problematiche tipiche delle città moderne, così da poter inserire la loro soluzione direttamente nello sviluppo dell'intervento di conservazione di una ricchezza infinita che tanta gioia ha dato al mondo, e tant'altra continuerà a darne grazie all'intervento degli uomini di buona volontà.
Centinaia di aziende hanno lavorato e tante altre vorranno lavorare insieme a noi per raggiungere questo importante traguardo. Esse hanno tenuto conto di molteplici aspetti (progettazione, ambiente, aree verdi, conservazione dell'energia, riciclaggio dell'acqua e dei rifiuti, viabilità, trasporti, densità sociale, grazie ad un'attenta vigilanza delle amministrazioni unitarie), riconvertendo il loro lavoro a parametri generali di efficienza, di funzionalità e di continuità estetica di tutto l'intervento a favore della città. Perché a Napoli, sono state fatte anche cose molto buone. Oggi é tempo di invitare il mondo a visitare Napoli, per fare loro scoprire attraverso un attento studio degli itinerari da non doversi perdere che cosa significhi "NAPOLI FOREVER".
La grande innovazione introdotta dalla semplice presentazione di un libro ( dall'apparenza recriminante), risiede nel fatto di porsi, come obiettivo, la salvaguardia di un alto standard della qualità di vita di ognuno dei suoi abitanti e dei suoi visitatori. Napoli è oggi (come Venezia), il più grande progetto di conservazione della cultura in sviluppo nel nostro Paese, e ne siamo orgogliosi. Come napoletani, ma soprattutto come italiani! E domani, si auspica, come europei.

Elenchiamo alcuni punti sui quali è stato pensato e stiamo elaborando), questo complesso progetto:
• La sfida intellettuale di "Fondazione Napoli Capitale culturale europea" consiste nella continua e costante ricerca di soluzioni ai problemi tipici del vivere moderno, abbeverandosi alle "fonti del passato" arrivando a superare ostacoli come l'inquinamento e l'alienazione sociale; da questo si evincerà con chiarezza che la realizzazione della "Fondazione" è il primo vero progetto concepito su scala umana e su una piattaforma culturale interamente popolare (sarà il Popolo dei visitatori della mostra a determinare con la propria adesione, la sua nascita). Caratteristiche che gli permettono di poter vantare degli elevatissimi standard qualitativi rispetto a tutte le altre iniziative atte a far conoscere Napoli; in essere o in sviluppo.
• Concezione unitaria e sinergica del progetto: tutte le fasi di realizzazione, dall'intera progettazione, allo sviluppo e alla costruzione della "Fondazione" sono state e sono tuttora eseguite con i mezzi propri del Gruppo Editoriale senza alcun partner, investitore esterno o associato. Questo, se da una parte comporta un rischio imprenditoriale enorme, consente di dare alla "Fondazione" una fisionomia e un concetto unitari nonostante il numero enorme di funzioni, servizi e attività presenti al suo interno ed altre in arrivo.Come l'iniziativa di grande impatto socio-culturale del "Gemellaggio" tra Napoli e Torino! Che faremo in modo si possa realizzare.
• Sicurezza attiva e passiva: uno degli aspetti che ci sta più a cuore. A Napoli ci si sentirà sicuri grazie al servizio di sicurezza pubblico in servizio 24 ore al giorno per tutti i giorni dell'anno. Supportati però da un esteso circuito di telecamere che dovranno sorvegliare ogni zona per evitare il verificarsi di episodi spiacevoli. Non solo per il turismo di passaggio! Si può fare, e si deve fare grazie all'autorevolezza dei membri fondatori della "Fondazione Napoli Capitale europea della cultura."


La Realtà

Cos'è Napoli oggi? La tristezza di vedere la città di Caruso, Carosone, Eduardo, Totò, Freud, di Antonio Ravel, Roberto Murolo, Philipp Hackert, il grandissimo Goethe, per non dire del nostro Leopardi e tanti altri illustrissimi uomini (e donne), dei quali Napoli divenne la loro terra "adorata", finire sommersa all'immondizia? No, Napoli é sempre la città di quelle illustri persone, basta che tutti facciano qualcosa per riscoprirla. E' soltanto un problema di buona volontà.
Non si può sempre e solo pensare: "Ma io che cosa ci guadagno"? Posso rispondere proprio con una frase del grande poeta tedesco che amava Napoli come pochi! "Una vita inutile equivale a una precoce morte." tratto da Ifigenia in Tauride di Goethe.
Mica vorrete morire anzitempo! Perciò su i polsi e datemi una mano...
Intanto visitate la "MOSTRA CULTOUR" In partenza dalla conferenza stampa che si terra' a Rimini il 7 ottobre p.v.
Grazie ai preziosissimi sponsor senza i quali non potrei invitarvi a vivere più utilmente... "come sostenere che é vero il detto popolare che recita: "i soldi non fanno la felicità, ma fanno molto comodo"!

M.se Mario Moccia di Montemalo
Libero pensatore - Umanista


P.S. trattative sulle modalità di sponsorizzazione "rientri in termini di comunicazione" e tariffe potranno essere conosciute inviando una mail a Clubdeuropa@gmail.com